(di Nicola Giaconi, psicologo e creatore di Job Design. Tempo di lettura 3 min.)
Fatti i complimenti per i tuoi 50 anni! Ma vale anche per i tuoi 40 e 60: sappiamo che c’è una grande differenza tra le età, ma sul mercato del lavoro quando le persone diventano “over” si fa di tutta l’erba un fascio, e questo è letale per la ricollocazione.
Un anziano molto in gamba, che ha fatto della lotta alle stupidaggini la sua filosofia scrive:
“… i migliori insegnanti di saggezza sono naturalmente i più vecchi, semplicemente perché potrebbero avere colto trucchi e sistemi euristici invisibili che sfuggono al nostro paesaggio epistemico, trucchi che li avevano aiutati a sopravvivere in un mondo più complesso di quello che pensiamo di poter capire.” (Nassim Nicholas Taleb).
Con il lavoro che faccio parlo con le persone tutto il giorno, e le conversazioni che ho sono molto diverse da quelle che le persone hanno nella vita fuori dall’ambulatorio di uno psicologo. Le persone mi raccontano, si aprono e lasciano finalmente uscire le loro paure in un ambiente protetto dai giudizi. Per un “over” questo è importante.
Raccontano che la crisi, i social, i nativi digitali che incalzano, la concorrenza sul mercato del lavoro e la riforma delle pensioni hanno creato turbamenti inediti. Quello che rilevo è che ci sono molte persone che cercano lavoro dopo gli “anta” che sembrano aver dimenticato chi sono e cosa possono apportare sul lavoro, e che pensano di essere percepite come persone che non hanno voglia di fare niente di nuovo: credo sia il pregiudizio più dannoso per chi cerca lavoro. Ed essendo il processo di recruiting un percorso ad eliminazione, se TU fai sorgere il sospetto che questo pregiudizio — che come tutti i pregiudizi è SBAGLIATO — ti si applica, vieni eliminato. E addio lavoro.
Le aziende non vogliono correre rischi: quindi se hai difficoltà a ottenere i colloqui di lavoro e a farti assumere, la prima cosa da sapere è che non sei sbagliato tu.
Lo ripeto, è il sistema in sé — i meccanismi del mercato del lavoro e del recruiting — che funziona male, e induce chi cerca lavoro a impegnarsi in comportamenti contorti e senza sbocco. Ricordati:
Ecco a 50 anni cosa potresti volere, ma non puoi averlo (nessuno può)
- Ottenere dagli altri il rispetto che spetterebbe a un vecchio saggio
- Avere di nuovo 30 anni
- La rassicurazione che qualcuno anticiperà la pensione per tutti
- Capire come inviare un CV in cui non si capisca l’età
- Piacere a tutti i recruiter
- Capire perché non ti hanno assunto, anzi, non ti hanno nemmeno chiamato al colloquio
Ecco invece gli obiettivi su cui tu puoi puntare e che potresti raggiungere
- Cambiare il modo di pensare la sua ricerca del lavoro
- Considerarsi una offerta di soluzioni e non un elemosinatore di un “posto”
- Allenarti a mostrare la tua energia, anche se è diversa da quella di chi ha 30 anni
- Capire come (non) funziona il mercato del lavoro
Ecco come puoi raggiungerli
- Evitando i luoghi di incontro domanda-offerta irrilevanti (e che deprimono)
- Usando l’autocandidatura diretta e cercando di parlare di persona con le aziende
- Imparando a non confondere le tue percezioni con la realtà paradossale e contraddittoria del mercato del lavoro
- Apprendendo semplici tecniche per esercitare la pazienza e fare diminuire la rabbia
E ne riparlo nei prossimi post.
Nicola